Come ho già ampiamente spiegato ultimamente, le dinamiche dei mutui GIA’ sottoscritti dipendono essenzialmente dagli indici Eurirs se sono stati sottoscritti al tasso variabile, da nulla se sono stati sottoscritti al tasso fisso. L’andamento dell’Euribor è strettamente correlato alla decisioni prese in materia di politica monetaria applicata dalla Bce (non dal contesto italiano), nello specifico, l’Euribor si alza quando la Bce alza i suoi tassi di interesse attraverso una stretta monetaria e non è in alcun modo legato ai tassi di interesse che i vari paesi europei pagano sul proprio debito pubblico o allo spread che si sente in TV (differenziale tra BTP-BUND). Esistono altre componenti che invece rischiano di creare un effetto domino su ogni aspetto della nostra economia. Capiamo infatti come lo spread in TV che vola possa incidere solo ed esclusivamente sui NUOVI mutui.
In un contesto di ripresa del mercato immobiliare e questo clima di incertezza tuttavia potrebbe portare le banche a condurre nel breve una nuova politica di rialzo del proprio spread (diverso rispetto a quello di cui si parla tanto in televisione). Alcuni istituti di credito infatti, in tutta risposta, hanno reagito correggendo al rialzo i loro rendimenti (spread) sui mutui a tasso fisso cresciuti tra lo 0,15 e lo 0,25%, lasciando bassi quelli dei mutui a tasso variabile.
Tutto ciò vuol dire che adesso che lo spread della TV stà volando è il momento di sottoscrivere mutui a tasso variabile se si opta per un mutuo di piccola durata 10/15 anni, a tasso fisso prima che le banche rincarino ancora i propri guadagni.
Fonte: www.mutuionline.it